Metal detector e normative

Quando e dove è vietato l'uso del MD?

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  1. klaus06
     
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    Da più parti mi si chiede un po' di chiarezza sulle normative sull'uso del Metal Detector.
    La domanda principale è: "dobbiamo considerare lecito e consentito l'uso del Metal Detector sempre ed ovunque"?

    In linea di principio dobbiamo rispondere: no, non è consentito SEMPRE ed OVUNQUE.

    La ricerca con il MD, infatti, incontra alcune interferenze legali, che sintetizzerei in questo modo:
    1) divieti di ricerca archeologica non autorizzata;
    2) divieti di detenzione di armi da guerra;
    3) divieti amministrativi o civilistici di scavo;
    4) rinvenimenti di beni di valore.

    Innanzitutto, una premessa metodologica: le leggi ci sono e sono anche logiche e adeguate. La loro applicazione è riservata agli uomini e dunque sono suscettibili di essere applicate bene o male. MA la cattiva applicazione o interpretazione delle leggi non sempre significa che le leggi siano fatte male. Lasciate stare i pareri, le opinioni, commenti, anche i miei: le leggi vanno lette e conosciute.
    Il resto lascia il tempo che trova. Per questo ridurrò i mie commenti al minimo e vi darò i link o i riferimenti alle norme.

    1) divieti di ricerca archeologica non autorizzata;
    In Italia vige il divieto di ricerca archeologica non autorizzata.
    Il principio è sacrosanto, dato che le vestigia del passato sono preziose per la memoria collettiva ed è giusto che appartengano allo Stato.
    Dunque è logico ed è opportuno NON fare ricerche dirette a scoprire beni archeologici.
    Ovunque ci siano zone archeologiche o zone in cui ci siamo emersioni archeologiche non si può fare ricerca con il MD, anche se sulla carta quei terreni non sono archeologici.
    Ed è anche giusto che rinvenimenti casuali debbano essere consegnati.
    Se ne occupa il Decreto legislativo, n° 42 del 22/01/2004, più volte modificato, che troverete qui:
    www.altalex.com/documents/codici-al...e-del-paesaggio

    2) divieti di detenzione di armi da guerra
    Le armi da guerra e le loro parti principali non possono essere detenute.
    Se rinvenute casualmente, vanno consegnate e segnalate.
    In alcune zone la loro presenza rende i terreni pericolosi e posso esserci ancora divieti di accesso o scavo, magari temporanei.
    anche qui, la norma mi pare logica.
    La norma che ancora fa da padrona è la L. 110/1975, anche se è stata più volte modificata, aggiornata e anche se deve essere messa in correlazione con il TULPS.

    3) divieti amministrativi o civilistici di scavo
    Questo è il settore un pochino più fumoso: le autorità locali possono interdire lo scavo in parchi pubblici, vicino linee elettriche, condutture di gas, sacrari, ma anche vicino opere di bonifica, ferrovie, etc, per i motivi più diversi.
    Si va dal rispetto del decoro e del manto erboso, fino ai motivi di sicurezza... va visto caso per caso.
    I divieti civilistici sono invece principalmente il rispetto per la proprietà privata degli altri, ma è ibrido amministrativo/civilistico anche il rispetto per aree demaniali date in concessione.
    Il bene demaniale è di tutti, ma il suo sfruttamento è affidato a soggetti autorizzati.
    Faccio l'esempio delle spiagge: sono di tutti, ma sono assegnate ai gestori degli stabilimenti, per un utilizzo adeguato.
    Ritengo giusto rispettare il loro regolamento anche se ci sembra che contenga norme irragionevoli, anche se ci sembra che il gestore non faccia un uso adeguato della spiaggia e anche se vende le aranciate a prezzi assurdi.

    4) rinvenimenti di beni di valore.
    I miei nonni dicevano "roba trovata, mezza rubata"...
    Senza giungere a ritenerci responsabili, magari anche solo moralmente, di un illecito, va comunque saputo che il codice civile e il codice penale si occupano del rinvenimento di cose altrui e che ci sono delle giuste norme di buona condotta da tenere presenti
    Quello che troviamo, infatti, non è sempre immediatamente "nostro", se c'è ragionevole sospetto che non abbiamo trovato una "res nullius" (una cosa di nessuno) o una "res derelicta" (ovvero gettata via).
    Gli articoli 927 e seguenti del codice civile sono chiaro, a tal proposito:
    927: Chi trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario, e, se non lo conosce, deve consegnarla senza ritardo al sindaco del luogo in cui l'ha trovata, indicando le circostanze del ritrovamento.
    928: Il sindaco rende nota la consegna per mezzo di pubblicazione nell'albo pretorio del comune, da farsi per due domeniche successive e da restare affissa per tre giorni ogni volta.
    929: Trascorso un anno dall'ultimo giorno della pubblicazione senza che si presenti il proprietario, la cosa oppure il suo prezzo, se le circostanze ne hanno richiesto la vendita, appartiene a chi l'ha trovata.
    Così il proprietario come il ritrovatore, riprendendo la cosa o ricevendo il prezzo, devono pagare le spese occorse.

    930: Il proprietario deve pagare a titolo di premio al ritrovatore, se questi lo richiede, il decimo della somma o del prezzo della cosa ritrovata.
    Se tale somma o prezzo eccede euro 5,16, il premio per il sovrappiù è solo del ventesimo.
    Se la cosa non ha valore commerciale, la misura del premio è fissata dal giudice secondo il suo prudente apprezzamento.


    Prima di dire o pensare che non è giusto, pensate a quando avete smarrito voi un oggetto caro e quanto vi è dispiaciuto.
    Pensate ora quanto vi avrebbe fatto piacere che ve lo restituissero.
    Prima di pensare che non vi fidate a priori delle autorità... considerate che se non rispettassero queste norme farebbero un reato gravissimo e che non vale la pena rischiare per pochi spiccioli.

    Non rispettare queste norme è stato reato fino al 2016 anche per il ritrovatore.
    Nel 2016 è stato depenalizzato, ma sono previste multe e sanzioni civilistiche (risarcimenti) anche importanti per chi viola queste norme.
    Dunque il vostro prudente apprezzamento deve guidarvi nella ricerca.

    A questo punto alcuni di voi potrebbero demoralizzarsi e dire: "ma allora non si può fare niente?"
    No, non è così: se ci pensate anche quando prendiamo la patente di guida rimaniamo un pochino esterrefatti dalle tante norme che regolano la guida.
    Poi però ci rendiamo conto che le norme sono tutte ragionevoli e che sono fatte per tutelare il bene comune.
    Basta conoscerle ed essere corretti, educati, diligenti, coprire le buche, rispettare i diritti degli altri, consegnare oggetti non detenibili e/o di valore recenti.
    Se rispettiamo gli altri, verremo rispettati. In caso diverso... è un problema loro e con un pochino di pazienza e senza panico, tutto si chiarisce.
     
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1 replies since 9/4/2018, 10:37   289 views
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