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Ciao, Attis, francamente non mi sento di condividere la tua interpretazione delle date che si leggono su questa cassa.
Innanzitutto non credo che fosse una cassa da soldato, nè da graduato di truppa: con tutta probabilità era destinata agli ufficiali, tutt'al più ai sottufficiali. Il mondo era molto meno ricco e meno sciupone di oggi.
E non parlerei di "leva".
La tua interpretazione, infatti, presuppone che le scritte siano state apposte "dopo" il rientro dal servizio. Quando, però, una persona torna a casa e dunque non sono più utili.
A parer mio quella cassa fu assegnata, come dotazione d'ordinanza, ad un ragazzo al suo ingresso nella scuola militare, accademia o istituto militare che fosse, per il suo servizio che si supponeva fosse di 5 anni. Dal 1912 al 1917.
Era un periodo in cui avrebbe fatto vita in comune con altri, coetanei e non, della stessa classe o di altre classi.
Contemporaneamente all'assegnazione della cassa, avrà avuto dei beni personali, libri, quaderni, penne, matite e vestiario che sarebbero stati conservati e contenuti in essa, sotto sua esclusiva responsabilità, in una sua stanza o, più probabilmente, in una camerata, in comune con altri.
Anche figli di principi, baroni e nobili ricevevano, giustamente, lo stesso trattamento.
Occorre verificare se la durata dell'accademia militare o della scuola militare austriaca fosse di 5 anni.
In ogni caso, ho i miei dubbi che l'assegnatario sia rientrato prima del 4 novembre 1918 a casa, se non deceduto prima o ferito molto gravemente. Di certo la sua ferma è stata prolungata oppure semplicemente, finito il quinquennio, regolare o ridotto, sarà andato a destinazione finale. Senza certo mettersi a modificare le date scritte sulla cassa.
So per certo che, via via nel corso della Grande Guerra, per esempio, l'Accademia Militare di Modena ridusse progressivamente la durata del corso allievi ufficiali. Negli ultimi mesi di guerra... il corso allievi ufficiali si era ridotto dai 5 anni del periodo di pace a... tre mesi... -
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Scusa, ho aggiunto sopra la datazione: hai ragione... circa 1800. -
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Molto carina e forse anche molto vecchia... pare essere una pipa chioggiotta, forse ottocentesca...
Edited by klaus06 - 27/2/2020, 14:11 -
.Grazie infinite Klaus per l'approfondimento, quindi questa ogiva era per esercitazione e quindi non combattimento, ho capito bene?
Esatto, amico mio. -
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Facciamo un pochino di chiarezza:
Gli Stati firmatari della Dichiarazione di St. Pietroburgo del 1868 si impegnarono a non fare uso di proiettili esplodenti di peso inferiore ai 400 grammi, leciti solo se usati contro beni e non contro persone.
Dunque: i proiettili esplosivi si potevano (e si possono) usare contro mezzi, bunker, blindati, fortezze, aerei, palloni, radar, navi, etc...
L'impegno di non usarli è valido solo in caso di conflitti tra i firmatari.
Se ad un conflitto tra firmatari partecipa un non firmatario il divieto viene meno.
I firmatari furono:
Impero austro-ungarico, Regno di Baviera, Belgio, Danimarca, Secondo Impero francese, Regno di Grecia, Regno d'Italia, Paesi Bassi, Persia, Regno del Portogallo, Regno di Prussia e Confederazione Tedesca del Nord, Unione personale di Svezia e Norvegia, Svizzera, Impero ottomano, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e Regno di Württemberg. Il Granducato di Baden e l'Impero del Brasile aderirono nel 1869, l'Estonia nel 1991 (prima non esisteva). L'iniziativa era dello Zar Alessandro II di Russia.
Grandi assenti... USA, Giappone e Cina...
Ok?
Andiamo avanti.
Dichiarazione dell'Aja 1899: The Contracting Parties agree to abstain from the use of bullets which expand or flatten easily in the human body, such as bullets with a hard envelope which does not entirely cover the core, or is pierced with incisions.
Ovvero: "Le parti contraenti concordano di astenersi dall'uso di proiettili che si espandono o si schiacciano facilmente nel corpo umano come palle con involucro duro che non copre interamente il corpo (del proiettile), o perforato o con incisioni."
Anche questa dichiarazione fu valida solo per gli stati firmatari.
Peraltro un'altra "Dhichiarazione" impegnava i contraenti a non usare reciprocamente proiettili il cui oggetto era spandere gas "asfissianti o deleteri"
Alla convenzione dell'Aja, del 1899 parteciparono i seguenti stati firmatari: Sua Maestà l'Imperatore di Germania, Re di Prussia; Sua Maestà l'Imperatore d'Austria, Re di Boemia, ecc., e Re Apostolico d'Ungheria; Sua Maestà il Re dei Belgi; Sua Maestà il Re di Danimarca; in nome di Sua Maestà il Re di Spagna la Regina Reggente del Regno; il Presidente degli Stati Uniti d'America; il Presidente degli Stati Uniti Messicani; il Presidente della Repubblica Francese; Sua Maestà la Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e d'Irlanda, Imperatrice delle Indie; Sua Maestà il Re degli Elleni; Sua Maestà il Re d'Italia; Sua Maestà l'Imperatore del Giappone; Sua Altezza Reale il Granduca di Lussemburgo, Duca di Nassau; Sua Altezza il Principe di Montenegro; Sua Maestà la Regina dei Paesi Bassi; Sua Maestà Imperiale lo Scià di Persia; Sua Maestà il Re del Portogallo e degli Algarvi, ecc.; Sua Maestà il Re di Romania; Sua Maestà l'Imperatore di Tutte le Russie; Sua Maestà il Re di Serbia; Sua Maestà il Re di Siam; Sua Maestà il Re di Svezia e di Norvegia; Sua Maestà l'Imperatore degli Ottomani e Sua Altezza Reale il Principe di Bulgaria...
Di nuovo promossa dallo Zar Alessandro II di Russia, su suggerimento di Roosevelt e con l'appoggio, questa volta, degli Stati Uniti.
Nel 1907 i lavori ripresero all'Aja, con la partecipazione di un totale di 44 stati firmatari.
Tra il 1899 e il 1907 si firmarono ben tredici convenzioni all'Aja. Le convenzioni si firmano, vengono ratificate e si deposita la ratifica presso lo Stato promotore.
L'Italia fu tra i firmatari, anche se ne ratificò solo una, nel 1937, peraltro.
Però l'Italia ha sempre considerato in vigore le convenzioni, per diritto consuetudinario e le ha rispettate.
Ricordate che in alcuni casi non si esclude l'uso di armi vietate, per rappresaglia: ovvero, se un nemico le usa.. possono essere usate.
Vi ricorda nulla? A me ricorda il gas...
Tutto ciò premesso, va detto che le palle frangibili per Carcano mod. 1891, specie le mod. 37, NON sono palle "che si espandono o si schiacciano facilmente nel corpo umano..." ma sono palle più leggere e propulse da minor quantità di propellente da esercitazione: si sbriciolano all'impatto così evitando pericolosi rimbalzi.
Come detto, sono piene anche di sabbia.
Edited by klaus06 - 14/1/2020, 18:44 -
.Ohibò 44 , davvero un recupero raro in effetti.
- infrangibile: che non si rompe, frange.
- frangibile : che si rompe facilmente.
- tutte le ogive non camerate erano proibite dalle Convenzioni, ma si sa che sono sempre esistiti dei " birichini".
- le dum- dum sono ante 1aGM ed erano non camerate ( solo piombo) con fatto in testa un taglio o meglio un intaglio a croce: quando penetravano nel corpo immaginate cosa succedeva... Ciao Tutti. G.
Il tuo correttore ha sostituito la parola "camiciate" con "camerate"... -
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Speriamo non si siano fatti troppo male... perchè dall'altra parte c'eravamo noi...
https://www.ima-usa.com/products/original-...=18171533197381 -
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Bologna 1851... epoca e terra di mitico brigantaggio... famosissimo fu il Passator Cortese, che proprio in quell'anno fu catturato...
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/com..._marzo_1851.jpg -
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Bell'oggetto, direi quasi sicuramente da ricondurre ad un viaggio spirituale a Roma, in occasione di una canonizzazione, ovvero di una iscrizione di un beato nel novero dei santi.
A parte, infatti, l'effige dei due Santi Patroni della Città Eterna, infatti, figurano le facciate delle quattro Basiliche Papali Maggiori: San Pietro in Vaticano (a ore 12); Santa Maria Maggiore (a ore 3); San Paolo Fuori le mura (ad ore 6); e San Giovanni (ad ore 9).
https://azzanocorone.com/basiliche-papali-roma/
Le piccole figure agli angoli di incrocio della croce potrebbero essere gli stemmi dei cardinali arcipreti delle relative basiliche e il santo centrale potrebbe essere colui che venne santificato in quell'occasione... vattelappesca chi... ma potrebbe trattarsi di un Papa, dato l'abito talare.
Edited by klaus06 - 9/10/2019, 16:51 -
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Sassari? Scherzi? I dimonios!!
Sempre in prima linea, tra i migliori, i più arditi e valorosi!
Durante la Grande Guerra, 6 Ordini Militari di Savoia, 13 Medaglie d'oro al valor militare: 9 ad ufficiali e soldati; 2 alla bandiera del 151º Reggimento e 2 alla bandiera del 152º Reggimento.
L'ottenimento nell'arco di una sola campagna di guerra di ben 2 medaglie d'oro alla bandiera per ciascun reggimento, non è semplicemente un caso eccezionale: è un caso rimasto unico nella storia dell'Esercito italiano.
Hanno uno degli inni più belli tra gli inni militari: "Dimonios, forza paris"
«Dimonios
China su fronte
si ses sezzidu pesa!
ch'es passende
sa Brigata tattaresa
boh! boh!
e cun sa manu sinna
sa mezzus gioventude
de Saldigna
Semus istiga
de cuss'antica zente
ch'à s'innimigu
frimmaiat su coro
boh! boh!
es nostra oe s'insigna
pro s'onore de s'Italia
e de Saldigna
Dae sa trincea
finas' a sa Croazia
sos "Tattarinos"
han'iscrittu s'istoria
boh! boh!
sighimos cuss'olmina
onorende cudd'erenzia
tattarina
Ruiu su coro
e s'animu che lizzu
cussos colores
adornant s'istendarde
boh! boh!
e fortes che nuraghe
a s'attenta pro mantenere
sa paghe
Sa fide nostra
no la pagat dinari
ajò! dimonios!
avanti forza paris.»
Tradotto:
«Demoni
Abbassa la fronte
se sei seduto, alzati!
ché sta passando
la Brigata "Sassari"
boh! boh!
e con la mano saluta
la miglior gioventù
di Sardegna
Siamo la stirpe
di quell'antica gente
che al nemico
fermava il cuore
boh! boh!
Oggi sono nostre le loro insegne
per l'onore dell'Italia
e di Sardegna
Dalla trincea
fino alla Croazia
i "sassarini"
hanno scritto la storia
boh! boh!
seguiamo le loro orme
onorando quell'eredità
sassarina
Rosso il cuore
l'animo come il giglio,
questi colori
adornano il nostro stendardo
boh! boh!
e forti come i nuraghi
all'erta per mantenere
la pace
La nostra fedeltà
non si paga col danaro
andiamo! Diavoli!
avanti, Forza Insieme!» -
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Pezzo molto interessante... ma urgono foto meno sfocate... -
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Diversi complessi antiaerei, da postazione fissa e su mezzi usarono l'HS...
Fu un calibro molto diffuso e molto longevo.
Impressionanti anche di giorno le raffiche con proiettili traccianti...
www.municion.org/20mm/Hs404.htm -
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Forse meglio l'aceto...
Vero che perderai la patina, ma non stiamo restaurando il Marc'Aurelio... -
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La palla dovrebbe essere di calibro .22
Il bossolo, come forma, potrebbe essere un 30.06 o un 7,92 Mauser.
Però come molte cartucce Mauser e derivate hanno lo stesso fondello: vanno lette le scritte per dire di più...